di Benedetta Tintillini
Sono state inaugurate, lo scorso 13 febbraio, alla presenza di numerose autorità ed esponenti degli enti locali sia umbri che laziali, due nuove residenze per minori in difficoltà situate all’interno della UmbraFlor, la gestione delle quali è a cura della cooperativa Utopia 2000.
“Benvenuto” è ciò che si legge all’ingresso, ripetuto sulla parete in numerose lingue diverse, come se ogni ragazzo del mondo, entrando, avesse l’impressione che proprio a lui è rivolto quel saluto. “Benvenuto”, aspettavamo proprio te, una parola semplice, affatto scontata in una realtà come la nostra, dove la diffidenza si mescola alla pietà, e l’incapacità di rapportarsi con realtà difficili frena gli slanci generosi.
Lungo il corridoio una teoria di camere bianche, rallegrate da copriletti colorati, dà il senso di ordine e disciplina non disgiunto dal bisogno di leggerezza, per far sentire, per quanto possibile, i giovani ospiti a loro agio. Aforismi sulla felicità fioriscono sulle pareti, spunto di continua riflessione, di meta da raggiungere, per dar significato alla propria esistenza, spronando ciascuno in un duro, difficile e continuo lavoro con la propria parte più nascosta e più vera.
Utopia 2000 è una cooperativa che nasce nel Lazio, in provincia di Latina, ed opera da circa 17 anni prevalentemente nell’ambito dei servizi di assistenza residenziale per minori. UmbraFlor è la più grande realtà vivaistica dell’Umbria, di proprietà regionale.
L’amministratore unico di Umbra Flor, Sandro Vitali, ha tenuto ad illustrare, tra le tante attività dell’azienda, il grande lavoro di ricerca per salvaguardia della biodiversità forestale, il lavoro di formazione dedicata agli studenti delle scuole superiori ed università ai quali si aggiunge, da questo momento, la vocazione al sociale con la messa a disposizione dei due immobili in disuso, ex abitazioni dei dipendenti, sottolineando l’impiego virtuoso delle strutture regionali che rimarrebbero, altrimenti, inutilizzate.
Massimiliano Porcelli, Presidente di Utopia 2000, più incline a lavorare e dimostrare sul campo i risultati piuttosto che a parlare, ha sottolineato l’importanza della formazione e del reinserimento nel mondo del lavoro per la riuscita dei percorsi di recupero dei ragazzi, da qui la nuova sfida rappresentata dalla partnership con UmbraFlor, settima struttura inaugurata in Umbria dopo soli 2 anni e mezzo di presenza sul territorio.
“Questo è un seme importante in un territorio sensibile alle problematiche sociali” afferma nel suo intervento il Sindaco di Spello Moreno Landrini, “questa è la giusta direzione da intraprendere, utilizzando il patrimonio esistente senza deturpare il territorio con ulteriori cementificazioni, al fine di sostenere progetti e traguardi importanti in uno scenario baciato dalla bellezza tra Assisi ed il Monte Subasio”.
“Questa esperienza è importante su tre profili” sottolinea nel suo intervento conclusivo la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini,”il primo è UmbraFlor, perché rappresenta un’esperienza di riforma e cambiamento nella pubblica amministrazione che ha permesso di non chiudere una tale realtà, il secondo è il profilo sociale: la regione sta lavorando per l’accreditamento, la qualificazione e la definizione dei moduli operativi nelle residenze dei minori, certificando le realtà qualificate presenti sul territorio; il terzo profilo è l’integrazione nel tessuto sociale di ogni comunità, di cui ognuno di noi, per la sua parte, deve farsi carico”.
La presidente ha tenuto a sottolineare lo stato di emergenza attuale che vede, oltre ai minori sottratti alle famiglie per disposizione del tribunale ed alla cosiddetta devianza minorile, le migliaia di minori stranieri non accompagnati che fuggono ogni giorno dagli scenari di guerra e miseria ed arrivano nel nostro Paese in cerca di “normalità”.